Il progetto configura come un edificio di pianta rettangolare, chiaramente orientato, con il fronte principale “costruito” su via G. Bevilacqua sul quale l’unica apertura è quella dell’ingresso principale e il fronte sulla valle invece “aperto”, proiettando la scuola e i suoi ospiti verso la natura. I giardini diventano il prolungamento della scuola verso la valle e rappresentano il filtro tra natura e il costruito, esprimendo con grande forza ed evidenza la continuità tra spazi interni ed esterni.

L’edificio è concepito come somma di più spazi/funzioni che si aggregano tra loro, le scatole sono tenute insieme da un nastro che cinge i volumi “proteggendoli”. Questo nastro trasparente garantisce all’edificio una forte permeabilità visiva ed ha una doppia funzione, da una parte rappresenta la seconda recinzione della scuola a protezione degli spazi esterni delle singole sezioni, dall’altra svolge la funzione di frangisole migliorando la prestazione energetica, infatti il nastro si smaterializza totalmente sul prospetto nord dove la permeabilità con il paesaggio è totale.

Tutti gli ambienti sono pensati nell’ ottica del forte legame emotivo e di identificazione che i bambini stabiliscono con lo spazio. Sia le sezioni che i laboratori sono concepiti come luoghi protetti e flessibili ma anche permeabili, sia fisicamente che visivamente, per favorire lo scambio tra bambino e bambino, anche di sezioni diverse, e bambino e natura. Il bambino diventa il centro della composizione degli spazi e della distribuzione dell’edificio. In pianta ogni singolo ambiente, a seconda della funzione, ha altezze e coperture diverse – tetto verde, tetto ventilato in lamiera, copertura con strato drenante  – perseguendo il principio della proporzione dello spazio nel rapporto tra pianta e sezione definendo spazi in funzione del bambino e riducendo al minimo le altezze interne, sempre ampiamente dentro i parametri normativi, e la superficie dei connettivi.

La scelta di utilizzare il legno, in tutte le sue declinazioni (legno lamellare, riciclato, etc.) come materiale dominante nasce dall’esigenza di dare all’edificio una chiara connotazione “bio” anche dal punto di vista didattico sensibilizzando i bambini nei confronti di questa particolare scelta costruttiva.

Luogo /location
Cazzago San Martino, Italia

committente /client
Comune di Cazzago San Martino

progetto /architectural design
Od’A-Officina d’Architettura srl

architetti /architects
archh. Bruno Discepolo, Alessandra Fasanaro, Giovanni Aurino

design team-collaboratori / design team-collaborators

archh. Irene Lettieri , Vincenzo Fiorillo, Fabrizia Costa Cimino
programma /plan
Concorso di idee per la progettazione della nuova scuola materna di Cazzago San Martino
superficie totale /total area
2.000 mq

superficie utile /floor area
1.237  mq
superficie coperta /indoor area
1.300 mq
volume /volume
3.711 mc

calendario /timetable     
progetto preliminare

2009
importo previsto opere /budget
€ 1.788.250,00