Concorso di progettazione per riqualificazione di uno spazio urbano “la villa tra piazza Umberto e piazza Ferrovia”

il costituendo raggruppamento con od’a – officina d’architettura – capogruppo –  Giovanni Travaglione , Emma Di Lauro e Giuseppe Caputo  vincono il concorso di progettazione  per il miglioramento dell’accessibilità ai borghi dei Papi e dei Maielli a Santa Maria a Vico (ce)

Importo dei lavori euro 650.000,00

Il progetto nasce dalla volontà di creare una ricucitura urbana che tiene insieme i tre poli intorno ai quali la nuova piazza gravita. Uno spazio pubblico nel quale sarà possibile stare, attraversare, vivere, all’interno di una visione generale che nasce dal basso, e si espande su più livelli: attraversamento, permeabilità e sosta. Un progetto che garantisce attraverso la riqualificazione dei percorsi, la creazione di un sistema di spazi “dello stare” e l’eliminazione di barriere fisiche e visive, la definizione di una nuova identità. Attraversare questo luogo e sostarci, viverlo in modo dinamico e statico, nello stesso tempo. Il progetto nasce da questa tensione dove il flusso dei movimenti delle persone diventa volume, luce e materia. Dualismo tra la storia e il contemporaneo, tra la Villa Comunale, il centro storico di Nola, e la nuova piazza. Lo spazio urbano, dalla forma ad “Y”, ha nel suo centro un colonna vertebrale che si innerva in quattro sedute lineari rivestite in pietra lavica che diventano linee guida dello spazio. La porzione a ridosso della Villa Comunale rappresenta la parte vera e propria della piazza, una sorta di preludio al grande giardino, il luogo della sosta, lo spazio da dedicare ad attività temporanee sia di vendita che di promozione di prodotti locali. Questo avviene intorno ai 9 pali/ giglio, 9 totem che simboleggiano le corporazioni della festa dei gigli di Nola. In quest’area è stata creata una forte permeabilità con la Villa comunale attraverso la rimozione di un tratto della recinzione, la creazione di un nuovo ingresso, la dotazione di elementi di arredo urbano e sedute, l’incremento del verde. Le altre due aree sono caratterizzate da una fruizione dinamica, di accesso ed attraversamento dalla Stazione, al centro storico, dal Foro Boario al Corso. La quasi totale pedonalizzazione della zona è stata possibile grazie ad una sostanziale revisione del piano del traffico dell’area creando un percorso anulare intorno alla Villa Comunale e rendendo a solo uso pedonale un grande tratto della piazza Principe Umberto. Inoltre tutte le sedi stradali sono state ridimensionate cosi da evitare la sosta di auto e consentirne solo l’attraversamento, infine è stata individuata un’area di sosta per il carico e scarico nei pressi dell’accesso al centro storico nelle vicinanze della fascia commerciale. Infine si prevede l’installazione nei tre punti di accesso alla piazza di tre totem/ chioschi con funzioni turistico – commerciali. Particolare attenzione è stata rivolta al progetto degli arredi urbani prevalente di due tipi, quelli fissi – la panca lineare in pietra lavica – e quelli mobili. Per gli elementi mobili è stata disegnata un linea di prodotti da realizzarsi con elementi estrusi in ceramica, una linea di oggetti per l’arredo urbano delle piazze oggetto del concorso, ma valido in futuro per tutti gli ambiti del Centro Storico, che richiamasse questi simboli rappresentativi dell’identità nolana. In particolare, potendo replicare proporzioni e geometrie della “scheletro”, la struttura lignea priva di “vestito”, proprie del Giglio, si è progettato un palo per la illuminazione delle aree verdi, pedonali e di sosta delle due piazze, che aspirano a replicare, nella necessaria trasposizione tecnologica e materica, l’idea degli 8 Gigli nolani + la barca di San Paolino.