Il progetto di restauro e consolidamento di Palazzo Ruffo della Scaletta, già Carafa Belvedere, si articola intorno a due aspetti cardine del restauro di edifici dall’elevato valore storico artistico, da una parte la valorizzazione degli elementi di pregio del Palazzo, dall’altra la sua conservazione.
L’edificio di grande valore e rappresentativo di un tempo, di una memoria, di una sapienza costruttiva e decorativa di altissimo qualità, testimonianza di una tradizione nel campo del progetto e delle costruzioni della scuola napoletana, e ancora di più, di una scuola meridionale.
Il palazzo di trova a Napoli alla Riviera di Chiaia, ha un impianto tipologico a corte con affaccio principale sulla Riviera e affacci laterali su Via Ascensione e sul giardino dell’adiacente Villa Pignatelli, uno dei più importanti monumenti della città di Napoli.
Il palazzo si compone di quattro piani fuori terra, tre ammezzati e un piano attico.
L’edificio è stato realizzato con struttura in muratura portante fino al terzo livello; a partire da questo, insieme all’attico, è presente invece una struttura in cemento armato.
Il palazzo va ritenuto di interesse storico con Decreto del 1924 poi recepito nella legge 1089/39. I motivi di interesse sono evidenti e riferibili sostanzialmente alla fase dei lavori opera dell’architetto, noto accademico, Guglielmo Bechi (1830).
L’edificio è servito da due corpi scala principali e due di servizio; delle scale principali, la più importante si sviluppa su pianta ottagonale, con doppi rampanti su volte a sbalzo, copertura a cupola e pregevoli decorazioni in stucco. La stessa serve gli appartamenti del primo, secondo e terzo livello. L’altra scala, a sviluppo elicoidale a pianta circolare, realizzata in muratura con gradini a sbalzo rivestiti in pietra, serve direttamente un appartamento al piano nobile e conduce ad una delle due scale di servizio che danno accesso al piano ammezzato. La copertura dell’edificio è in parte a terrazza praticabile per il piano attico e in parte a volta per il piano terzo.
Il progetto di restauro punta alla conservazione e al ripristino di tutti gli elementi di pregio soprattutto per lo scalone ottagonale, la parte più ricca e dall’apparato decorativo più prestigioso dell’intero edificio. Si prevedono interventi su tutti i prospetti esterni dove si recupereranno tutte le cornici e paraste e verranno rifatti gli intonaci. Si prevede inoltre l’esecuzione di interventi di riparazione e/o rafforzamento locale finalizzati a perseguire un comportamento di insieme regolare e scatolare dell’intero edificio, a posticipare l’attivazione dei meccanismi locali e/o fuori del piano rispetto all’attivazione dei meccanismi globali ed a ridurre al minimo il rischio di danno agli elementi non strutturali, sempre nell’ottica della tutela massima del Palazzo.
Impresa: Brancaccio Costruzioni SpA
Luogo /locationNapoli, Italia
committente /client
Condominio Palazzo Ruffo della Scaletta
progetto /architectural designOd’A-Officina d’Architettura srl
architetti /architects
Alessandra Fasanaro, Giovanni Aurino
design manager/design manager
arch. Daniela Perrella
design team-collaboratori /design team-collaborators
arch. Ivana Giustino | coordinatore
arch. Francesca Tufano
arch. Raffaele Nocerino
ing. Fabio Gustuti
direzione lavori/ construction supervision
arch. Alessandra Fasanaro
arch. Arturo Melisi | direttore operativo
coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione/ safety coordination
arch. Giovanni Aurino
geom. Alessandro Pelliccia | preposto
Strutture /structures
Ing. Marco Bertoni
Impianti ed aspetti energetici /installations and energy efficiency
ing. Arnaldo Surolli
programma /plan
Restauro e consolidamento strutturale di Palazzo Ruffo della Scaletta a Napoli
superficie totale /total area
5.650 mq
superficie utile /floor area
4.520 mq
superficie coperta /indoor area
1.420 mq
volume /volume
35.500 mc
calendario /timetable
progetto esecutivo
settembre 2022
avvio lavori
dicembre 2022
chiusura dei lavori
lavori in corso
importo opere /budget
€ 2.590.764,57