Giovanni Aurino racconta il rapporto tra acqua, paesaggio, cultura e cibo nel saggio: “linee d’acqua e cibo” fuori onda, pubblicato nel primo volume dei tre editati da 500×100 srl e curati da Alfonso Femia

“Il profondo rapporto tra il territorio e le sue acque: i corsi d’acqua che si sviluppano lungo la linea del crinale, il mare e la linea di costa, l’acqua che scorre nelle pianure, gli altipiani e i fiumi che disegnano le linee di piana, rappresentano le tre linee d’acqua investigate dalla Biennale dello Stretto.

L’acqua nel mediterraneo entra nel paesaggio, condiziona e governa i sistemi sociali ed economici, e modella una varietà gastronomica che è una delle rappresentazioni più espressive della cultura dei luoghi.

La connessione tra il territorio e l’acqua si esprime nella cucina dei luoghi, interpretata magistralmente dal lavoro di chef che da questi luoghi sono stati cresciuti e formati. E che con la loro cucina testimoniano la centralità e la forza dell’acqua nel Mediterraneo. Esprimendo l’inscindibile legame tra la tradizione e la storia di questi territori e le linee d’acqua che li caratterizzano. Linee che talvolta hanno dettato le regole dello sviluppo e talvolta sono state reindirizzate da esso.”