Restauro, messa in sicurezza e valorizzazione della Domus di Giulio Polibio (IX, 13, 1-3) / Pompei (NA) / Parco Archeologico di Pompei / 2024
La Domus di Giulio Polibio, prospiciente Via dell’Abbondanza, rappresenta un esempio unico di dimora di epoca sannitica del tardo II secolo a.C. La proprietà è stata attribuita a C. Iulius Polybius, importante esponente della gens Iulia, menzionato da un’iscrizione elettorale sulla facciata della casa, candidato all’edilità nel 70 d.C. e poi al duovirato nel 73 d.C. insieme a M.Lucrezio Frontone. Il progetto mira a preservare questo prezioso esempio di dimora di epoca romana e renderlo nuovamente fruibile al pubblico.
Il progetto di messa in sicurezza, restauro e valorizzazione della Domus di Giulio Polibio (IX, 13, 1-3) nel Parco Archeologico di Pompei ha come obiettivo la realizzazione di una serie di interventi finalizzati alla riapertura della dimora storica e alla creazione di un nuovo percorso di visita che valorizzi la fruizione degli straordinari spazi interni della dimora di epoca imperiale. Il progetto ha avuto inizio con una fase di conoscenza che ha previsto tre principali azioni finalizzate all’approfondimento delle caratteristiche storiche, materiche e costruttive del manufatto:
– una ricerca storica, archivistica e bibliografica;
– esecuzione di un rilievo laser-scanner finalizzato all’aggiornamento e al completamento della rappresentazione di alcune zone della domus (in particolare i prospetti est ed ovest ed il fronte nord);
– redazione ed esecuzione di un piano di indagini diagnostiche comprendenti videoendoscopie, prove soniche, prove penetrometriche e pacometriche, nonché rilievi laser scanner degli ambienti ipogei costituenti pozzi e cisterne;
Attraverso tali operazioni, condotte in sincronia con professionisti archeologi, restauratori e tecnici per le indagini, è stato costruito un quadro di conoscenza esaustivo che ha costituito la base necessaria per le future scelte progettuali. Il progetto è proseguito attraverso la determinazione delle principali criticità presenti nella dimora, quali: perdita della funzionalità e della sicurezza degli elementi strutturali: ad oggi sono presenti numerosi puntelli nelle zone interne della domus (in particolare nel peristilio e nell’atrio con displuvio) finalizzate alla messa in sicurezza temporanea degli elementi costruttivi; obsolescenza del sistema di coperture (in lamiera) del fronte nord, con conseguente cattiva irreggimentazione delle acque meteoriche (per la vetustà del canale di scolo ad oggi presente) e per l’accumulo di terreno sui paramenti murari esterni dei triclini (EE, II, GG e HH); degradazione dei manti di copertura che causa infiltrazioni negli ambienti interni (atrio O, peristilio); accumulo di terreno archeologico lungo il fronte ovest, sulla fascia bassa delle murature; presenza di barriere architettoniche che limitano la fruizione degli spazi da parte degli utenti con disabilità motorie; presenza di patologie di degrado delle pavimentazioni, dei rivestimenti e decorazioni interne. Gli interventi da porre in atto ai fini della riapertura della Domus saranno mirati alla risoluzione delle problematiche illustrate:
- Messa in sicurezza degli elementi strutturali: consolidamento delle murature, sostituzione di solai in legno degradati, sostituzione e rifacimento della copertura in legno e in cls. del peristilio, rifacimento della copertura dell’atrio displuviato O con eliminazione del sistema di travi metalliche esistente e ridisegno della struttura in legno lamellare;
- Liberazione delle murature perimetrali dal contatto con il terreno di scavo, da attuarsi sugli ambienti emergenti sul fronte nord e lungo il fronte ovest;
- Sostituzione delle coperture provvisorie esistenti, ormai divenute obsolete, attraverso il ridisegno di elementi in lamiera coibentata con strutture in legno e in metallo, poggiate con gabbioni sul terreno archeologico;
- Rifacimento del manto di copertura esistente, attraverso un adeguato sistema di impermeabilizzazione, con recupero, laddove possibile, delle tegole e coppi originari;
- Messa in sicurezza delle superfici decorate (intonaci, affreschi, stucchi e pavimentazioni) in tutti gli ambienti oggetto di interventi strutturali e nei triclini (EE, II, FF, GG, e HH)
- Risoluzione delle problematiche dell’accessibilità e valorizzazione del percorso di visita attraverso il disegno di nuove passerelle in orsogrill, installazione di totem informativi per accesso a futuri contenuti multumediali, ridisegno della scala di accesso al piano primo dall’atrio C, predisposizione del percorso del nuovo impianto elettrico;
Attraverso tali interventi sarà possibile la restituzione ai visitatori di una dimora costituente un altro tassello di quell’inestimabile patrimonio storico-artistico e archeologico che è oggi il Parco Archeologico di Pompei.
luogo / location | Pompei (NA) |
committente / client | Parco Archeologico di Pompei |
progetto / architectural design | Restauro e valorizzazione della Domus di Giulio Polibio (IX, 13, 1-3) nel Parco Archeologico di Pompei |
fase di progetto / project phase | Progetto di fattibilità tecnico-economica, progetto esecutivo e coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione |
architetti / architects | Od’a officina d’architettura |
capoprogetto / design manager | Arch. Francesca Tufano |
strutture / structures | Ing. Antonio Marino |
Archeologia e restauro / Archaeology and restoration of decorative elements | Apoikia s.r.l. (Archeol. F. Longobardo e Archeol. S. Ponticiello) e L’Officina Restauro (Dott. D. Ferrara) |
3d e rendering | Arch. Roberto Hao Hao Chen |
gruppo di lavoro / design team | Arch. Raffaele Nocerino |
impresa / construction company | |
categorie delle opere / types of work | E.22 (2.564.127,58 €) |
calendario / timetable | 2023-2024 |
importo lavori / building project cost | 2.564.127,58 € |
importo complessivo / budget | 3.800.669,25 € |
sup. totale di progetto / total project area | 1.260 mq |
sup. utile / floor area | |
sup. coperta / indoor area | 1.170 mq |
volume / volume |




